Dott. Ignazio Madonia
Gastrite e alimentazione
Gastrite Cronica Acuta ed Erosiva, sintomi cause e cura
Lo stomaco è rivestito da una mucosa e la gastrite rappresenta l’infiammazione di questa mucosa gastrica. Ci sono 2 diversi tipi di gastrite, ACUTA e CRONICA.
La GASTRITE CRONICA causa dispepsia cioè si ha senso di gonfiore, nausee, eruttazione eccessiva, acidità, digestione difficoltosa, le cause del tipo cronico non sono del tutto chiare ma viene attribuita una grossa responsabilità al reflusso biliare, e ad un batterio chiamato helicobacter pylori. I sintomi della gastrite cronica sono dolore, bruciore e possono arrivare complicazioni di tipo anemico perchè vi è carenza di una vitamina, precisamente della B12, ma la gastrite cronica può anche essere secondaria ad altre malattie tipo tumore dello stomaco o ulcere gastriche. La GASTRITE ACUTA invece è molto frequente rispetto alle forme croniche e le cause principali sono l’uso di farmaci, eccessivo consumo di alcool, fumo di sigaretta e lo stress. I sintomi di un’acutizzazione della gastrite possono essere vomito, forti nausee, dolori epigastrici, e quando la situazione si complica si presenta diarrea con feci nere nelle gastriti erosive conseguenza della perdita di sangue nello stomaco, in questo caso bisogna intervenire immediatamente.
Diagnosi della gastrite
Ogni sospetto di gastrite dev'essere approfondito mediante opportuni test diagnostici-investigativi; tra questi, la diagnosi si avvale di:
Rimedi, cura e prevenzione
Prima di intraprendere una qualsiasi terapia per la cura della gastrite, è indispensabile risalire alla causa scatenante e comprendere se ci si trova di fronte ad una forma acuta o cronica. L'approccio terapico per la cura della gastrite acuta è infatti diverso rispetto a quello che si intraprende per la sua variante cronica.
CURA PER LA GASTRITE ACUTA
Anche la natura può esser d'aiuto per alleggerire i sintomi della gastrite. In tal caso, si consiglia di assumere droghe mucillaginose e gastroprotettive (es. malva, camomilla, aloe GEL, altea ecc.), sottoforma di tisane od infusi.
CURA PER LA GASTRITE CRONICA
Per la cura della gastrite cronica l'approccio terapico è più complesso. Questo prevede, da un lato, di minimizzare i sintomi e, dall'altro, di allontanare la causa responsabile. Nella maggior parte delle forme croniche di gastrite, il principale imputato è l'Helicobacter pylori. L'infezione richiede un approccio farmacologico piuttosto aggressivo che consiste in una terapia combinata (triplice o quadrupla terapia) che prevede l'associazione di antibiotici e di inibitori della pompa protonica e/o protettori della mucosa gastrica:
La terapia per la gastrite cronica prevede sempre e comunque il rispetto degli accorgimenti alimentari descritti per la gastrite acuta.
Una gastrite non curata può compromettere seriamente la salute del paziente. Ricordiamo, infatti, che la gastrite cronica - soprattutto causata dall'H. pylori - aumenta notevolmente il rischio di cancro allo stomaco.
Lo stomaco è rivestito da una mucosa e la gastrite rappresenta l’infiammazione di questa mucosa gastrica. Ci sono 2 diversi tipi di gastrite, ACUTA e CRONICA.
La GASTRITE CRONICA causa dispepsia cioè si ha senso di gonfiore, nausee, eruttazione eccessiva, acidità, digestione difficoltosa, le cause del tipo cronico non sono del tutto chiare ma viene attribuita una grossa responsabilità al reflusso biliare, e ad un batterio chiamato helicobacter pylori. I sintomi della gastrite cronica sono dolore, bruciore e possono arrivare complicazioni di tipo anemico perchè vi è carenza di una vitamina, precisamente della B12, ma la gastrite cronica può anche essere secondaria ad altre malattie tipo tumore dello stomaco o ulcere gastriche. La GASTRITE ACUTA invece è molto frequente rispetto alle forme croniche e le cause principali sono l’uso di farmaci, eccessivo consumo di alcool, fumo di sigaretta e lo stress. I sintomi di un’acutizzazione della gastrite possono essere vomito, forti nausee, dolori epigastrici, e quando la situazione si complica si presenta diarrea con feci nere nelle gastriti erosive conseguenza della perdita di sangue nello stomaco, in questo caso bisogna intervenire immediatamente.
Diagnosi della gastrite
Ogni sospetto di gastrite dev'essere approfondito mediante opportuni test diagnostici-investigativi; tra questi, la diagnosi si avvale di:
- Anamnesi del paziente: spesso sufficiente al medico per ipotizzare una gastrite in corso e formulare ipotesi sulla sua origine
- Test per l' Helicobacter pylori:
- Analisi del sangue (Emocromocitometrico completo)
- Analisi delle feci (ricerca degli antigeni fecali dell'Helicobacter pylori)
- Test del respiro (Breath test all'urea)
- Endoscopia gastrica, esame diagnostico utile per visionare le pareti interne dello stomaco ricercando eventuali segni di infiammazione che possono confermare la diagnosi di gastrite
- Biopsia: prevede il prelievo di un campione di tessuto dallo stomaco per una successiva indagine citologica di laboratorio
- Radiografia del sistema digestivo superiore, utile per ottenere un'immagine di esofago, stomaco ed intestino tenue. Viene talvolta eseguita per la ricerca di eventuali anomalie dell'apparato gastro-intestinale.
Rimedi, cura e prevenzione
Prima di intraprendere una qualsiasi terapia per la cura della gastrite, è indispensabile risalire alla causa scatenante e comprendere se ci si trova di fronte ad una forma acuta o cronica. L'approccio terapico per la cura della gastrite acuta è infatti diverso rispetto a quello che si intraprende per la sua variante cronica.
CURA PER LA GASTRITE ACUTA
- Quando la gastrite acuta dipende dall'abuso di alcol, è necessario interromperne quanto prima l'assunzione. L'alcol infatti irrita la mucosa gastrica, rendendola più sensibile all'azione lesiva dei succhi gastrici. Ricordiamo, inoltre, che l'alcol - assunto ad alte dosi - favorisce la comparsa di gastrite perché riduce la quantità di bicarbonato nel muco.
- La gastrite dipendente dall'abuso di FANS richiede la sospensione d'uso di questi farmaci, naturalmente supervisionata dal medico che indicherà la terapia sostitutiva opportuna. Qualora non fosse possibile sospendere una terapia farmacologica rivelatasi gastrolesiva, si suggerisce di associarla a farmaci gastroprotettivi, in grado di tamponare l'acidità gastrica.
- La gastrite acuta può essere causata da una dieta sbilanciata caratterizzata da cibi piccanti, grassi ed irritanti della mucosa gastrica. Il fenomeno si accentua se, oltre ad assumere cibi controindicati in caso di gastrite, si consumano pasti velocemente e senza masticare in modo adeguato. Anche le associazioni alimentari scorrette possono alimentare i bruciori di stomaco che accompagnano la gastrite.
- Le sostanze nervine possono accentuare il bruciore di stomaco. Il caffè, per esempio, essendo una sostanza eupeptica (stimola la secrezione dei succhi gastrici per favorire la digestione) rientra nella lista degli alimenti proibiti in caso di gastrite.
- I pazienti affetti o predisposti alla gastrite dovrebbero limitare anche l'assunzione di cola, cacao, guaranà, tè e mate.
- Anche gli accaniti fumatori sono a rischio di gastrite. Il fumo, dilatando i tempi di svuotamento gastrico, favorisce il reflusso gastro-duodenale riducendo nel contempo la secrezione dei bicarbonati. Per questa ragione, l'astensione dal fumo è un efficace rimedio per la gastrite, sia per prevenirla che per curarla.
- Seppur scontato, l'allontanamento dello stress può giovare ad attenuare i sintomi della gastrite acuta. A tale scopo, si consiglia di dedicarsi alla pratica sportiva regolarmente, e seguire corsi yoga o pilates.
Anche la natura può esser d'aiuto per alleggerire i sintomi della gastrite. In tal caso, si consiglia di assumere droghe mucillaginose e gastroprotettive (es. malva, camomilla, aloe GEL, altea ecc.), sottoforma di tisane od infusi.
CURA PER LA GASTRITE CRONICA
Per la cura della gastrite cronica l'approccio terapico è più complesso. Questo prevede, da un lato, di minimizzare i sintomi e, dall'altro, di allontanare la causa responsabile. Nella maggior parte delle forme croniche di gastrite, il principale imputato è l'Helicobacter pylori. L'infezione richiede un approccio farmacologico piuttosto aggressivo che consiste in una terapia combinata (triplice o quadrupla terapia) che prevede l'associazione di antibiotici e di inibitori della pompa protonica e/o protettori della mucosa gastrica:
- Associazione di due antibiotici: amoxicillina e metronidazolo +
- IPP (es. Pantoprazolo o Lansoprazolo) +
- Farmaci gastroprotettori (es. Sucralfato)
La terapia per la gastrite cronica prevede sempre e comunque il rispetto degli accorgimenti alimentari descritti per la gastrite acuta.
Una gastrite non curata può compromettere seriamente la salute del paziente. Ricordiamo, infatti, che la gastrite cronica - soprattutto causata dall'H. pylori - aumenta notevolmente il rischio di cancro allo stomaco.
Dieta e gastrite
In presenza di gastrite è molto importante evitare tutti quei cibi che causano ulteriori insulti ad una mucosa gastrica già infiammata a causa del disturbo. Queste norme dietetiche sono indicate sia nelle forme sporadiche che in quelle croniche ma, mentre nel primo caso sono spesso in grado di risolvere da sole il problema, nel secondo si rendono necessari anche medicinali specifici come antibiotici e farmaci in grado di regolarizzare la motilità del tubo digerente.
Anche nelle forme più lievi è tuttavia importante effettuare una visita di controllo al fine di sorprendere sul nascere eventuali complicanze (ulcere, infezione da Helicobacter Pylori, cancro allo stomaco).
La dieta per la gastrite si basa innanzitutto sull'osservanza di alcune norme comportamentali molto semplici come:
- mangiare lentamente. Una corretta masticazione rende più agevole la digestione e riduce i tempi di permanenza gastrica del cibo. Per questo motivo è importante evitare di abbuffarsi e fare molta attenzione con quei cibi di difficile masticazione (soprattutto quando la dentatura non lo consente).
- Oltre a masticare lentamente è importante farlo in un'atmosfera rilassante rimanendo seduti per qualche decina di minuti al termine del pasto. Si sconsiglia invece di mangiare nei momenti in cui si è particolarmente nervosi o stanchi.
- Evitare pasti abbondanti: in presenza di gastrite è molto importante ripartire correttamente i pasti nell'arco della giornata. Bisogna innanzitutto sforzarsi di mangiare ad orari regolari senza mai saltare un pasto o ritardarlo eccessivamente. Per non affaticare troppo lo stomaco è inoltre importante evitare pasti troppo abbondanti soprattutto alla sera. Uno spuntino a metà mattina e uno nel pomeriggio contribuiscono a tamponare l'acidità di stomaco evitando che questa salga troppo a causa del digiuno prolungato.
ALIMENTI SCONSIGLIATI
- Pasti abbondanti ricchi di grassi; andrà quindi limitato il consumo di carni e pesci grassi o conservati (sotto sale, sott'olio, affumicati ecc.), formaggi grassi (specie quelli fermentati come gorgonzola e pecorino), condimenti ed intingoli vari.
- Bevande alcoliche (specie i superalcolici), The, caffè, bibite gassate.
- Alimenti freddi (bevande ghiacciate, gelati, granite) specialmente a stomaco vuoto.
- Alimenti poco cotti.
- Frutta acidula (limoni, mandarini, arance, cedro, ananas, ribes, melograno) e frutta secca (troppo ricca di grassi e proteine), vino bianco, aceto, pomodori, peperoni, succo di pomodoro.
- Spezie (soprattutto pepe, aglio, peperoncino), sottaceti, salamoie, prodotti di pasticceria a base di creme.
Ulteriori consigli
Nella fase acuta seguite attentamente i consigli alimentari indicati dal medico; non appena i sintomi si attenuano allargate gradualmente la dieta.
Ascoltate il vostro corpo ed evitate i cibi e le bevande a cui attribuite passati episodi di cattiva digestione. Quando la fase acuta della gastrite è passata fate delle prove, ingerendo piccole quantità di determinati alimenti. Esiste infatti una certa variabilità individuale a causa della quale alcuni cibi controindicati per qualcuno potrebbero essere ben tollerati da altri.
ALIMENTI CONSIGLIATI
- Latte (con moderazione preferendo quello p. scremato), yogurt ed alimenti leggeri a basso contenuto lipidico (carni bianche, pesce magro, formaggi magri non fermentati) preparati con metodi di cottura leggeri (bollitura, saltatura con olio extravergine di oliva o cottura alla griglia facendo ben attenzione a non bruciare parti dell'alimento). Cercare comunque di non consumare nello stesso piatto proteine di diversa provenienza come uova e legumi o carne e formaggi (ovviamente a piccole dosi come una spolveratina di grana sul ragù magro della pasta tali associazioni sono consenti
- Succhi di frutta ad eccezione di quelli molto acidi (spremuta di pompelmo o di altri agrumi).
- Verdure cotte, carciofi, cavolo, ortiche, patate, banane.
Ulteriori consigli
Se i sintomi della gastrite sono particolarmente intensi e sfociano in vomito e/o diarrea è importante prevenire la disidratazione aumentando il consumo di liquidi (acqua o specifiche bevande acquistabili in farmacia, evitare invece thè caffè e bibite zuccherate)
Una passeggiata al termine del pasto può essere utile per favorire la digestione.
Bere di più (acqua): la saliva ed i liquidi proteggono le muscose esofagee dai succhi gastrici
Il latte, essendo un cibo alcalino, ha un immediato effetto positivo in quanto la sua basicità va a contrastare (tamponare) l'acidità del contenuto gastrico. Il latte, soprattutto quello intero, è però ricco anche di grassi e proteine che aumentano l'acidità gastrica e rallentano lo svuotamento dello stomaco.
Il latte ha quindi un effetto benefico nell'immediato ma, soprattutto se si esagera con le quantità, dopo il sollievo iniziale può causare una veloce ricomparsa dei sintomi.
Gastrite: rimedi naturali
I rimedi naturali contro la gastrite mirano da un lato a ridurre la secrezione gastrica, e dall'altro a proteggere la mucosa dello stomaco dall'aggressività dei succhi acidi.
Alla prima categoria appartengono gli alcaloidi atropina e scopolamina, estratti dalla belladonna (foglie di Atropa belladonna) e considerati i genitori degli attuali farmaci anticolinergici; questi medicinali inibiscono l'interazione dell'acetilcolina con i suoi recettori muscarinici, posti nelle strutture periferiche innervate dal sistema nervoso parasimpatico, il quale esercita un effetto stimolatorio sulla secrezione gastrica. L'uso dei rimedi naturali contro la gastrite ad azione anticolinergica è stato tuttavia abbandonato, a causa degli spiacevoli effetti collaterali riscontrati alle dosi terapeutiche (secchezza delle fauci e delle mucose, tachicardia, stitichezza, allucinazioni, ansietà e agitazione). Ricordiamo inoltre che la droga è data dalle foglie, mentre le bacche di Atropa belladonna sono velenosissime.
Se i rimedi naturali anticolinergici possono causare effetti collaterali importanti, più sicuro è l'utilizzo di droghe mucillaginose come altea, acido alginico, malva ed aloe gel (non il succo, che peggiorerebbe la gastrite); le proprietà gastroprotettive di queste droghe dipendono appunto dall'alto contenuto in mucillagini: polisaccaridi che a contatto con l'acqua formano una sorta di gel protettivo in grado di limitare l'insulto degli acidi sulle pareti gastriche. Il lichene islandico, nonostante sia ricco di mucillagini gastroprotettive, viene sconsigliato da alcuni autori per la presenza di principi amari; nell'altea lo stesso problema potrebbe derivare dal contenuto in tannini, ma il macerato freddo si presta molto bene all'estrazione delle sole mucillagini.
Alla prima categoria appartengono gli alcaloidi atropina e scopolamina, estratti dalla belladonna (foglie di Atropa belladonna) e considerati i genitori degli attuali farmaci anticolinergici; questi medicinali inibiscono l'interazione dell'acetilcolina con i suoi recettori muscarinici, posti nelle strutture periferiche innervate dal sistema nervoso parasimpatico, il quale esercita un effetto stimolatorio sulla secrezione gastrica. L'uso dei rimedi naturali contro la gastrite ad azione anticolinergica è stato tuttavia abbandonato, a causa degli spiacevoli effetti collaterali riscontrati alle dosi terapeutiche (secchezza delle fauci e delle mucose, tachicardia, stitichezza, allucinazioni, ansietà e agitazione). Ricordiamo inoltre che la droga è data dalle foglie, mentre le bacche di Atropa belladonna sono velenosissime.
Se i rimedi naturali anticolinergici possono causare effetti collaterali importanti, più sicuro è l'utilizzo di droghe mucillaginose come altea, acido alginico, malva ed aloe gel (non il succo, che peggiorerebbe la gastrite); le proprietà gastroprotettive di queste droghe dipendono appunto dall'alto contenuto in mucillagini: polisaccaridi che a contatto con l'acqua formano una sorta di gel protettivo in grado di limitare l'insulto degli acidi sulle pareti gastriche. Il lichene islandico, nonostante sia ricco di mucillagini gastroprotettive, viene sconsigliato da alcuni autori per la presenza di principi amari; nell'altea lo stesso problema potrebbe derivare dal contenuto in tannini, ma il macerato freddo si presta molto bene all'estrazione delle sole mucillagini.
Tisane naturali contro la gastrite
Macerato freddo di Altea radice
Macerato freddo (5 %). Porre la droga in un recipiente contenente acqua fredda; lasciare macerare per 5 ore e filtrare. Si consiglia il consumo di una tazza da 150 ml, due o tre volte al giorno.
INFUSO
Liquirizia radice 40 g Menta piperita foglie 30 g Camomilla capolini 30 g Infuso (3%): versare acqua bollente (200 ml) su 6 grammi preparato; lasciare in infusione in un recipiente coperto e sorseggiarne una tazza dopo i pasti.
Il secondo infuso contiene le due droghe vegetali più adoperate in assoluto nel trattamento di gastriti ed ulcera peptica: la liquirizia e la camomilla. Gli estratti di liquirizia (rizoma) contengono flavonoidi che espletano una spiccata attività antispastica sulla muscolatura liscia dello stomaco, e glicirrizina, dotata di attività mucoprotettiva e cicatrizzante sulle lesioni gastriche; ad entrambe le sostanze è ascritta anche una certa attività antiflogistica. Ad alti dosaggi, o in caso di uso continuativo, la liquirizia è notoriamente responsabile di effetti collaterali ipertensivi, con aumento della ritenzione di acqua e sodio, predisposizione alla formazione di edemi, ipokaliemia (deplezione di potassio) ed ipertensione. Questi effetti collaterali non appartengono invece alla camomilla, le cui tisane rappresentano un popolare rimedio naturale contro la gastrite. La tisana si prepara ponendo in 150 ml di acqua, a temperatura ambiente, un cucchiaio da minestra di capolini essiccati; il tutto andrà portato ad ebollizione e lasciato in infusione per circa 20-30 minuti, a fuoco spento e in recipiente coperto. La posologia media è di tre tazze al giorno, lontano dai pasti. La camomilla può essere considerata un valido rimedio contro la gastrite per il contenuto in mucillagini, flavonoidi ad azione spasmolitica ed olio essenziale ad azione antiflogistica, spasmolitica ed ulcero-protettrice. Raro è il rischio di reazioni da ipersensibilità in soggetti allergici.
I rimedi naturali contro la gastrite elencati in questa pagina sono indicati per le forme lievi o sporadiche, in associazione ad una dieta blanda, leggera e povera di alimenti di scarsa digeribilità - come quelli ricchi di connettivo (carni), sughi elaborati, fritti ed intingoli - o irritanti (spezie, aromi, cibi piccanti) già ampiamente trattati in precedenza.
AVVERTENZA: Questo sito ha carattere di divulgazione culturale e informativa, necessariamente generale. Le informazioni contenute, pur basate sugli studi scientifici citati, non sostituiscono il consulto personalizzato del professionista pratico, dietologo o medico. Il lettore non è autorizzato a considerare gli articoli qui contenuti come consulti medici, né a prenderli a pretesto per curarsi da sé.