Alimentazione & Benessere ​Dott. Ignazio Madonia
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Caduta dei capelli

12/11/2010

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Noi sappiamo che il nostro corpo si accresce fino ad avere il miglior potenziale intorno ai 20-21 anni. Poi c'è la fase stabile dove diamo il meglio e che va dai 21 ai 30 anni e quindi da tale età comincia il decadimento
L'organismo non ha più quella fase anabolica o di accrescimento, ma inizia quella catabolica caratterizzata dalla mancanza di capacità di assimilare determinate sostanze capaci di creare tessuto.
I primi capelli bianchi vengono infatti messi dai 30 anni, anche prima per motivi patologici, compaiono le prime rughette. Questo è il momento in cui bisogna prendere in cura il proprio corpo; non può andare avanti come in gioventù dove tutto va bene; bisogna quindi curare l'alimentazione, l'igiene di vita, la forma mentale, la forma motoria. Tali azioni agevolano il ricambio e mettono il corpo in condizione di non avere delle cadute troppo rapide. Raggiungendo i 40-50 anni, il decadimento sarà più dolce e consentirà di affrontare con più vigore i 60 - 70 anni. Con una cura giornaliera del proprio corpo si può arrivare a 70 anni con un fisico simile a quello che una volta erano i 50 anni. Quindi è tutta questione di manutenzione, tale e quale al caso di una automobile che se ben mantenuta dura molti    anni. Il numero di capelli reputato normale nella caduta giornaliera è di circa una cinquantina.


Quando si inizia a perdere i capelli?
Si  inizia a  perdere i capelli  quando c'è  un  indebolimento nei  processi  di  metabolismo,  cioè quando o per cattivo  funzionamento  del fegato o  per cattiva  digestione o  per una vita  un po' stressante,  il metabolismo viene  alterato,  ecco  che   l'organismo  non  riesce  a  recepire dal  cibo, cioè   dall'alimentazione  giornaliera (ammesso che sia corretta),  quegli  elementi  che  servono  come  nutrizione e  alla  formazione  del ricambio normale del capello. Venendo a mancare determinati elementi, e soprattutto alcuni oligoelementi, il capello ne soffre e cade in due maniere:
- per distacco: per debolezza o per asfissia (cioè per mancanza di ossigeno)
- per fragilità allo strappo, infatti alcuni sono persi sul cuscino, altri nel pettine, ad altri cadono anche senza toccarli.


Quanto può incidere il fattore ereditario sulla perdita di capelli, sia per i maschi che per le femmine?

L'ereditarietà è sempre anch'essa relativa, perché sempre connessa al concetto di costituzione, e siccome tante volte il carattere ereditario si trasmette, allora ci sono degli individui che soffrono per ereditarietà, mentre altri non ne risentono affatto. Possiamo comunque considerare la percentuale di incidenza della ereditarietà sulla perdita di capelli in non più del 30%.

E' vero che l'aglio o le pastiglie di aglio aiutano nella prevenzione della caduta dei capelli?
Sì perché l'aglio è composto da una sostanza che è l'allicina che corrisponde ad un preparato chimico: I'isosolfocianato di allile, che contiene tra l'altro anche lo zolfo che serve appunto a proteggere il fegato e a farlo elaborare bene; la molecola allile invece ha potere disinfettante e quindi disintossicante. Ecco perché l'aglio è uno dei principali elementi ed alimenti che intervengono nella cura del capello.

Stitichezza, colite, colesterolo, ecc. Possono influire sulla caduta dei capelli?

Sì, chi ha una cattiva digestione, o chi ha un cattivo sonno, tutti problemi connessi al metabolismo, può andare incontro a cadute di capelli chi dorme poco, chi  vive una vita "stressante" di lavoro o per altri motivi, chi è costretto a mangiare male e di corsa, deve stare attento perché sono tutti fattori scatenanti la caduta.

Quando la persona ha capelli grassi o con forfora cosa deve fare?
Deve stare attenta che  il  suo organismo abbia  una funzione intestinale regolata, perché molte  volte dipende dal  fatto che i lipidi, cioè i grassi vanno in circolo, giacchè la funzione intestinale non aiuta ad espellere quella parte  grassa  che  non  viene utilizzata  nella "costruzione" della cellula  il grasso  in eccesso  che  non  va  nei tessuti  rimane nel  sangue ed è quello che poi provoca  un  aumento del  colesterolo.   Chi   quindi  ha  grasso nel sangue ha sicuramente capelli grassi.  La  forfora  è  invece  una conseguenza, è  il prodotto  ultimo  di  un  grasso  che  è  stato  alterato,  ossidato  e  che  combinandosi  con la  polvere forma la  cosiddetta squama;  ci sono  anche  squamette  di  cute  o  chitina,  il  ricambio  del  capello  stesso,  le  mescolanze  con il pulviscolo atmosferico e il grasso, tutto va a costituire la seborrea.

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