Noi sappiamo che il nostro corpo si accresce fino ad avere il miglior potenziale intorno ai 20-21 anni. Poi c'è la fase stabile dove diamo il meglio e che va dai 21 ai 30 anni e quindi da tale età comincia il decadimento
L'organismo non ha più quella fase anabolica o di accrescimento, ma inizia quella catabolica caratterizzata dalla mancanza di capacità di assimilare determinate sostanze capaci di creare tessuto.
I primi capelli bianchi vengono infatti messi dai 30 anni, anche prima per motivi patologici, compaiono le prime rughette. Questo è il momento in cui bisogna prendere in cura il proprio corpo; non può andare avanti come in gioventù dove tutto va bene; bisogna quindi curare l'alimentazione, l'igiene di vita, la forma mentale, la forma motoria. Tali azioni agevolano il ricambio e mettono il corpo in condizione di non avere delle cadute troppo rapide. Raggiungendo i 40-50 anni, il decadimento sarà più dolce e consentirà di affrontare con più vigore i 60 - 70 anni. Con una cura giornaliera del proprio corpo si può arrivare a 70 anni con un fisico simile a quello che una volta erano i 50 anni. Quindi è tutta questione di manutenzione, tale e quale al caso di una automobile che se ben mantenuta dura molti anni. Il numero di capelli reputato normale nella caduta giornaliera è di circa una cinquantina.
Quando si inizia a perdere i capelli?
Si inizia a perdere i capelli quando c'è un indebolimento nei processi di metabolismo, cioè quando o per cattivo funzionamento del fegato o per cattiva digestione o per una vita un po' stressante, il metabolismo viene alterato, ecco che l'organismo non riesce a recepire dal cibo, cioè dall'alimentazione giornaliera (ammesso che sia corretta), quegli elementi che servono come nutrizione e alla formazione del ricambio normale del capello. Venendo a mancare determinati elementi, e soprattutto alcuni oligoelementi, il capello ne soffre e cade in due maniere:
- per distacco: per debolezza o per asfissia (cioè per mancanza di ossigeno)
- per fragilità allo strappo, infatti alcuni sono persi sul cuscino, altri nel pettine, ad altri cadono anche senza toccarli.
Quanto può incidere il fattore ereditario sulla perdita di capelli, sia per i maschi che per le femmine?
L'ereditarietà è sempre anch'essa relativa, perché sempre connessa al concetto di costituzione, e siccome tante volte il carattere ereditario si trasmette, allora ci sono degli individui che soffrono per ereditarietà, mentre altri non ne risentono affatto. Possiamo comunque considerare la percentuale di incidenza della ereditarietà sulla perdita di capelli in non più del 30%.
E' vero che l'aglio o le pastiglie di aglio aiutano nella prevenzione della caduta dei capelli?
Sì perché l'aglio è composto da una sostanza che è l'allicina che corrisponde ad un preparato chimico: I'isosolfocianato di allile, che contiene tra l'altro anche lo zolfo che serve appunto a proteggere il fegato e a farlo elaborare bene; la molecola allile invece ha potere disinfettante e quindi disintossicante. Ecco perché l'aglio è uno dei principali elementi ed alimenti che intervengono nella cura del capello.
Stitichezza, colite, colesterolo, ecc. Possono influire sulla caduta dei capelli?
Sì, chi ha una cattiva digestione, o chi ha un cattivo sonno, tutti problemi connessi al metabolismo, può andare incontro a cadute di capelli chi dorme poco, chi vive una vita "stressante" di lavoro o per altri motivi, chi è costretto a mangiare male e di corsa, deve stare attento perché sono tutti fattori scatenanti la caduta.
Quando la persona ha capelli grassi o con forfora cosa deve fare?
Deve stare attenta che il suo organismo abbia una funzione intestinale regolata, perché molte volte dipende dal fatto che i lipidi, cioè i grassi vanno in circolo, giacchè la funzione intestinale non aiuta ad espellere quella parte grassa che non viene utilizzata nella "costruzione" della cellula il grasso in eccesso che non va nei tessuti rimane nel sangue ed è quello che poi provoca un aumento del colesterolo. Chi quindi ha grasso nel sangue ha sicuramente capelli grassi. La forfora è invece una conseguenza, è il prodotto ultimo di un grasso che è stato alterato, ossidato e che combinandosi con la polvere forma la cosiddetta squama; ci sono anche squamette di cute o chitina, il ricambio del capello stesso, le mescolanze con il pulviscolo atmosferico e il grasso, tutto va a costituire la seborrea.
L'organismo non ha più quella fase anabolica o di accrescimento, ma inizia quella catabolica caratterizzata dalla mancanza di capacità di assimilare determinate sostanze capaci di creare tessuto.
I primi capelli bianchi vengono infatti messi dai 30 anni, anche prima per motivi patologici, compaiono le prime rughette. Questo è il momento in cui bisogna prendere in cura il proprio corpo; non può andare avanti come in gioventù dove tutto va bene; bisogna quindi curare l'alimentazione, l'igiene di vita, la forma mentale, la forma motoria. Tali azioni agevolano il ricambio e mettono il corpo in condizione di non avere delle cadute troppo rapide. Raggiungendo i 40-50 anni, il decadimento sarà più dolce e consentirà di affrontare con più vigore i 60 - 70 anni. Con una cura giornaliera del proprio corpo si può arrivare a 70 anni con un fisico simile a quello che una volta erano i 50 anni. Quindi è tutta questione di manutenzione, tale e quale al caso di una automobile che se ben mantenuta dura molti anni. Il numero di capelli reputato normale nella caduta giornaliera è di circa una cinquantina.
Quando si inizia a perdere i capelli?
Si inizia a perdere i capelli quando c'è un indebolimento nei processi di metabolismo, cioè quando o per cattivo funzionamento del fegato o per cattiva digestione o per una vita un po' stressante, il metabolismo viene alterato, ecco che l'organismo non riesce a recepire dal cibo, cioè dall'alimentazione giornaliera (ammesso che sia corretta), quegli elementi che servono come nutrizione e alla formazione del ricambio normale del capello. Venendo a mancare determinati elementi, e soprattutto alcuni oligoelementi, il capello ne soffre e cade in due maniere:
- per distacco: per debolezza o per asfissia (cioè per mancanza di ossigeno)
- per fragilità allo strappo, infatti alcuni sono persi sul cuscino, altri nel pettine, ad altri cadono anche senza toccarli.
Quanto può incidere il fattore ereditario sulla perdita di capelli, sia per i maschi che per le femmine?
L'ereditarietà è sempre anch'essa relativa, perché sempre connessa al concetto di costituzione, e siccome tante volte il carattere ereditario si trasmette, allora ci sono degli individui che soffrono per ereditarietà, mentre altri non ne risentono affatto. Possiamo comunque considerare la percentuale di incidenza della ereditarietà sulla perdita di capelli in non più del 30%.
E' vero che l'aglio o le pastiglie di aglio aiutano nella prevenzione della caduta dei capelli?
Sì perché l'aglio è composto da una sostanza che è l'allicina che corrisponde ad un preparato chimico: I'isosolfocianato di allile, che contiene tra l'altro anche lo zolfo che serve appunto a proteggere il fegato e a farlo elaborare bene; la molecola allile invece ha potere disinfettante e quindi disintossicante. Ecco perché l'aglio è uno dei principali elementi ed alimenti che intervengono nella cura del capello.
Stitichezza, colite, colesterolo, ecc. Possono influire sulla caduta dei capelli?
Sì, chi ha una cattiva digestione, o chi ha un cattivo sonno, tutti problemi connessi al metabolismo, può andare incontro a cadute di capelli chi dorme poco, chi vive una vita "stressante" di lavoro o per altri motivi, chi è costretto a mangiare male e di corsa, deve stare attento perché sono tutti fattori scatenanti la caduta.
Quando la persona ha capelli grassi o con forfora cosa deve fare?
Deve stare attenta che il suo organismo abbia una funzione intestinale regolata, perché molte volte dipende dal fatto che i lipidi, cioè i grassi vanno in circolo, giacchè la funzione intestinale non aiuta ad espellere quella parte grassa che non viene utilizzata nella "costruzione" della cellula il grasso in eccesso che non va nei tessuti rimane nel sangue ed è quello che poi provoca un aumento del colesterolo. Chi quindi ha grasso nel sangue ha sicuramente capelli grassi. La forfora è invece una conseguenza, è il prodotto ultimo di un grasso che è stato alterato, ossidato e che combinandosi con la polvere forma la cosiddetta squama; ci sono anche squamette di cute o chitina, il ricambio del capello stesso, le mescolanze con il pulviscolo atmosferico e il grasso, tutto va a costituire la seborrea.