Il ruolo della dieta nella comparsa dei calcoli renali non è ancora stato pienamente chiarito. Quel che è certo è che nessun tipo di calcolosi può essere ricondotto unicamente ad un'alimentazione scorretta. Il più delle volte alla base del problema esiste infatti una predisposizione di origine genetica. Per questo motivo non può esistere una dieta precisa ed universale per evitare che si formino i calcoli. Un'unica raccomandazione trova un consenso unanime da parte di medici e ricercatori: per evitare la formazione di calcoli renali è fondamentale mantenere idratato l'organismo assumendo le giuste quantità di liquidi con la dieta.
Oltre alla ridotta assunzione di liquidi alcune abitudini alimentari possono favorire la comparsa di calcoli renali in individui predisposti.
CARNE e CALCOLI RENALI: alcuni studi hanno dimostrato che una dieta ricca di carne conduce più frequentemente ad una calcolosi renale. A causa dell'eccessivo consumo di proteine l'urina diviene più acida ed aumenta la quota d'eliminazione di ossalati, calcio e acido urico, mentre si abbassa quella dei citrati (sostanze che impediscono la precipitazione di questi sali).
Nel caso vi sia una predisposizione a calcoli renali di origine calcica, mista (ossalico-calcica) e soprattutto urica (accumulo di acido urico) vanno limitati tutti quegli alimenti ricchi di purine come: acciughe, aringhe, sardine, crostacei, fegato, animelle, rognoni, cuore, selvaggina, oche e piccioni. Va invece incoraggiata l'assunzione di alcalinizzanti urinari come il citrato di potassio o il bicarbonato di sodio.
Essendo ricchi di metionina (un aminoacido precursore della cistina) i prodotti ricchi di proteine andrebbero limitati anche in presenza di calcoli renali di origine cistinica.
SALE e CALCOLI RENALI: una dieta ricca di sale aumenta l'escrezione urinaria di calcio favorendo la formazione dei calcoli renali. Per questo motivo e per evitare altre spiacevoli condizioni (ipertensione, sovrappeso, osteoporosi) si consiglia di non assumere più di 8 grammi di sale al giorno. In particolare è bene fare attenzione a snack e cibi confezionati in genere che sono fonti "nascoste" ma molto importanti di sodio.
CALCIO E CALCOLI RENALI: il ruolo del calcio nella formazione dei calcoli renali è stato da sempre oggetto di numerosi studi e ricerche. Oggi si è giunti alla conclusione che una dieta ricca di calcio non solo non predispone alla calcolosi delle vie urinarie ma la previene riducendo l'assorbimento di acido ossalico. Viene perciò raccomandato un apporto giornaliero di 1200 mg di calcio di cui 800 mg forniti da latticini.
Un eccesso di ossalato si è invece dimostrato particolarmente dannoso in quanto fattore predisponente alla formazione di calcoli (specie se accompagnato ad un ridotto consumo di liquidi). L'ossalato è ubiquitario (si trova un po' dappertutto), ma alcuni alimenti ne sono particolarmente ricchi: cioccolata, nocciole, coca cola e bevande gassate in genere, succhi di frutta, the,cavoli, piselli, asparagi, spinaci, rabarbaro
Bisogna comunque sottolineare che in caso di iperproduzione fisiologia di ossalato, ridurre il consumo di questi alimenti previene sì i calcoli renali, ma lo fa soltanto in maniera marginale. Ciò che conta, ancora una volta, non è tanto l'introduzione complessiva di ossalati quanto la relativa quantità di liquidi presenti nella dieta.
DOLCI E CALCOLI RENALI: un consumo smisurato di zuccheri con la dieta, aumenta l'eliminazione di calcio nell'urina e, di conseguenza, il rischio che si formino dei calcoli. Inoltre alcuni ingredienti tipici dei dolci (cacao) sono particolarmente ricchi di ossalato.
FIBRE E CALCOLI RENALI: in presenza di calcolosi delle vie urinarie è consigliata una dieta ricca di scorie in quanto l'acido fitico contenuto negli alimenti di origine vegetale (verdura, frutta e cereali integrali) si lega con il calcio formando composti insolubili e non assorbibili. Frutta e verdura aumentano inoltre l'eliminazione di citrati, sostanze molto efficaci nell'impedire la formazione dei calcoli. Per questo motivo il succo di limone, che contiene circa il 5-7% di acido citrico, è l'alimento ideale per chi soffre di calcoli renali.
POTASSIO E CALCOLI RENALI: secondo alcuni Autori gli alimenti ricchi di potassio (fagioli, albicocche, piselli, patate, aglio e frutta secca) ridurrebbero l'escrezione urinaria di calcio senza interferire con l'assorbimento intestinale dello ione.
VITAMINA D E CALCOLI RENALI: un eccesso di vitamina D nella dieta, peraltro difficilmente realizzabile con la sola alimentazione, favorisce l'assorbimento intestinale di calcio causando ipercalcemia (eccesso di calcio nel sangue) e ipercalciuria (eccesso di calcio nelle urine). Tale evenienza potrebbe verificarsi in un paziente che assume regolarmente integratori di calcio e vitamina D per combattere o prevenire l'osteoporosi.
VITAMINA C E CALCOLI RENALI: anche un eccesso di vitamina C nella dieta favorirebbe la sintesi di calcoli renali a causa dell'aumentata produzione di ossalati. Si tratta anche in questo caso di un'ipotesi difficilmente realizzabili date le enormi quantità di vitamina C necessarie (10 g). Tali livelli sono praticamente irraggiungibili con la normale alimentazione (anche se integrata da multivitaminci).
ACQUA, CALCIO E CALCOLI RENALI: più che la qualità è importante valutare la quantità di acqua e più in generale di liquidi assunti con la dieta (brodo, tisane, succhi di frutta, etc). Le persone predisposte ai calcoli renali dovrebbero pertanto sforzarsi di bere abbondantemente e ripetutamente nel corso della giornata (almeno 2 litri di acqua). In caso di predisposizione individuale o per prevenire future recidive tale quota va aumentata fino a 3 litri (IDROPINOTERAPIA).
In generale più che la quantità complessiva di liquidi è importante adattare l'apporto idrico alla situazione ambientale. Il controllo visivo dell'urinazione è un esame molto semplice che il paziente può effettuare per controllare il proprio stato di idratazione. In particolare le urine non devono mai apparire troppo scure o concentrate, dato che tale caratteristica aumenterebbe il rischio di formare calcoli renali.
Per allontanare il rischio di calcolosi delle vie urinarie è molto importante che la quantità di liquidi venga suddivisa equamente nell'arco della giornata, bevendo un po' d'acqua anche prima di coricarsi. Vanno invece evitate alcune bevande come il tè concentrato (ricco di ossalati), coca-cola (molto acida) ed alcolici (innalzano i livelli d'escrezione dell'acido ossalico e dell'acido urico).
Nonostante alcuni studi abbiano dimostrato che anche le acque minerali ricche di calcio possono costituire un fattore protettivo, in presenza di calcolosi si consiglia l'utilizzo di acque minimamente mineralizzate che, in quanto povere di sali minerali, favoriscono la diuresi e facilitano l'espulsione di piccoli calcoli renali.
ALIMENTI CONSIGLIATI:
LIMONE: l'acido citrico in esso contenuto ha potere solvente sui calcoli renali facilitandone lo scioglimento ed impedendone la formazione
CIPOLLA: ha un potente effetto diuretico e favorisce l'eliminazione dell'acido urico
PREZZEMOLO: stimola l'appetito e la digestione, favorisce la diuresi eliminando piccoli calcoli renali
SEDANO: ha proprietà diuretiche, con un'efficace azione drenante sul fegato e sulle vie respiratorie; è pertanto utile in caso di calcoli renali ed insufficienze epatiche
CARCIOFO, CAVOLO, MELA E ORTICA: aumentano l'escrezione di urina
Oltre alla ridotta assunzione di liquidi alcune abitudini alimentari possono favorire la comparsa di calcoli renali in individui predisposti.
CARNE e CALCOLI RENALI: alcuni studi hanno dimostrato che una dieta ricca di carne conduce più frequentemente ad una calcolosi renale. A causa dell'eccessivo consumo di proteine l'urina diviene più acida ed aumenta la quota d'eliminazione di ossalati, calcio e acido urico, mentre si abbassa quella dei citrati (sostanze che impediscono la precipitazione di questi sali).
Nel caso vi sia una predisposizione a calcoli renali di origine calcica, mista (ossalico-calcica) e soprattutto urica (accumulo di acido urico) vanno limitati tutti quegli alimenti ricchi di purine come: acciughe, aringhe, sardine, crostacei, fegato, animelle, rognoni, cuore, selvaggina, oche e piccioni. Va invece incoraggiata l'assunzione di alcalinizzanti urinari come il citrato di potassio o il bicarbonato di sodio.
Essendo ricchi di metionina (un aminoacido precursore della cistina) i prodotti ricchi di proteine andrebbero limitati anche in presenza di calcoli renali di origine cistinica.
SALE e CALCOLI RENALI: una dieta ricca di sale aumenta l'escrezione urinaria di calcio favorendo la formazione dei calcoli renali. Per questo motivo e per evitare altre spiacevoli condizioni (ipertensione, sovrappeso, osteoporosi) si consiglia di non assumere più di 8 grammi di sale al giorno. In particolare è bene fare attenzione a snack e cibi confezionati in genere che sono fonti "nascoste" ma molto importanti di sodio.
CALCIO E CALCOLI RENALI: il ruolo del calcio nella formazione dei calcoli renali è stato da sempre oggetto di numerosi studi e ricerche. Oggi si è giunti alla conclusione che una dieta ricca di calcio non solo non predispone alla calcolosi delle vie urinarie ma la previene riducendo l'assorbimento di acido ossalico. Viene perciò raccomandato un apporto giornaliero di 1200 mg di calcio di cui 800 mg forniti da latticini.
Un eccesso di ossalato si è invece dimostrato particolarmente dannoso in quanto fattore predisponente alla formazione di calcoli (specie se accompagnato ad un ridotto consumo di liquidi). L'ossalato è ubiquitario (si trova un po' dappertutto), ma alcuni alimenti ne sono particolarmente ricchi: cioccolata, nocciole, coca cola e bevande gassate in genere, succhi di frutta, the,cavoli, piselli, asparagi, spinaci, rabarbaro
Bisogna comunque sottolineare che in caso di iperproduzione fisiologia di ossalato, ridurre il consumo di questi alimenti previene sì i calcoli renali, ma lo fa soltanto in maniera marginale. Ciò che conta, ancora una volta, non è tanto l'introduzione complessiva di ossalati quanto la relativa quantità di liquidi presenti nella dieta.
DOLCI E CALCOLI RENALI: un consumo smisurato di zuccheri con la dieta, aumenta l'eliminazione di calcio nell'urina e, di conseguenza, il rischio che si formino dei calcoli. Inoltre alcuni ingredienti tipici dei dolci (cacao) sono particolarmente ricchi di ossalato.
FIBRE E CALCOLI RENALI: in presenza di calcolosi delle vie urinarie è consigliata una dieta ricca di scorie in quanto l'acido fitico contenuto negli alimenti di origine vegetale (verdura, frutta e cereali integrali) si lega con il calcio formando composti insolubili e non assorbibili. Frutta e verdura aumentano inoltre l'eliminazione di citrati, sostanze molto efficaci nell'impedire la formazione dei calcoli. Per questo motivo il succo di limone, che contiene circa il 5-7% di acido citrico, è l'alimento ideale per chi soffre di calcoli renali.
POTASSIO E CALCOLI RENALI: secondo alcuni Autori gli alimenti ricchi di potassio (fagioli, albicocche, piselli, patate, aglio e frutta secca) ridurrebbero l'escrezione urinaria di calcio senza interferire con l'assorbimento intestinale dello ione.
VITAMINA D E CALCOLI RENALI: un eccesso di vitamina D nella dieta, peraltro difficilmente realizzabile con la sola alimentazione, favorisce l'assorbimento intestinale di calcio causando ipercalcemia (eccesso di calcio nel sangue) e ipercalciuria (eccesso di calcio nelle urine). Tale evenienza potrebbe verificarsi in un paziente che assume regolarmente integratori di calcio e vitamina D per combattere o prevenire l'osteoporosi.
VITAMINA C E CALCOLI RENALI: anche un eccesso di vitamina C nella dieta favorirebbe la sintesi di calcoli renali a causa dell'aumentata produzione di ossalati. Si tratta anche in questo caso di un'ipotesi difficilmente realizzabili date le enormi quantità di vitamina C necessarie (10 g). Tali livelli sono praticamente irraggiungibili con la normale alimentazione (anche se integrata da multivitaminci).
ACQUA, CALCIO E CALCOLI RENALI: più che la qualità è importante valutare la quantità di acqua e più in generale di liquidi assunti con la dieta (brodo, tisane, succhi di frutta, etc). Le persone predisposte ai calcoli renali dovrebbero pertanto sforzarsi di bere abbondantemente e ripetutamente nel corso della giornata (almeno 2 litri di acqua). In caso di predisposizione individuale o per prevenire future recidive tale quota va aumentata fino a 3 litri (IDROPINOTERAPIA).
In generale più che la quantità complessiva di liquidi è importante adattare l'apporto idrico alla situazione ambientale. Il controllo visivo dell'urinazione è un esame molto semplice che il paziente può effettuare per controllare il proprio stato di idratazione. In particolare le urine non devono mai apparire troppo scure o concentrate, dato che tale caratteristica aumenterebbe il rischio di formare calcoli renali.
Per allontanare il rischio di calcolosi delle vie urinarie è molto importante che la quantità di liquidi venga suddivisa equamente nell'arco della giornata, bevendo un po' d'acqua anche prima di coricarsi. Vanno invece evitate alcune bevande come il tè concentrato (ricco di ossalati), coca-cola (molto acida) ed alcolici (innalzano i livelli d'escrezione dell'acido ossalico e dell'acido urico).
Nonostante alcuni studi abbiano dimostrato che anche le acque minerali ricche di calcio possono costituire un fattore protettivo, in presenza di calcolosi si consiglia l'utilizzo di acque minimamente mineralizzate che, in quanto povere di sali minerali, favoriscono la diuresi e facilitano l'espulsione di piccoli calcoli renali.
ALIMENTI CONSIGLIATI:
LIMONE: l'acido citrico in esso contenuto ha potere solvente sui calcoli renali facilitandone lo scioglimento ed impedendone la formazione
CIPOLLA: ha un potente effetto diuretico e favorisce l'eliminazione dell'acido urico
PREZZEMOLO: stimola l'appetito e la digestione, favorisce la diuresi eliminando piccoli calcoli renali
SEDANO: ha proprietà diuretiche, con un'efficace azione drenante sul fegato e sulle vie respiratorie; è pertanto utile in caso di calcoli renali ed insufficienze epatiche
CARCIOFO, CAVOLO, MELA E ORTICA: aumentano l'escrezione di urina