Alimentazione & Benessere ​Dott. Ignazio Madonia
  • Home
  • Mi presento
  • Contatti
  • Il mio Blog
  • Allergie ed intolleranze alimentari
  • Area News
  • Autismo e alimentazione
  • Calcolatori
  • Cancro e alimentazione
  • Celiachia parliamone
  • Coumadin e alimentazione
  • Counting dei Carboidrati
  • Dermatiti da contatto e alimenti
  • Diabete parliamone
  • Dieta vegetariana
  • Diete Speciali
  • Disabilità Fisica e alimentazione
  • Disbiosi intestinale e alimentazione
  • Distrofia muscolare e alimentazione
  • Disturbi del Comportamento Alimentare
  • Diverticolite ed alimentazione
  • Emorroidi ed alimentazione
  • Epilessia e alimentazione
  • Ernia iatale e alimentazione
  • Gravidanza e alimentazione
  • Gastrite e alimentazione
  • Immagini
  • Indice glicemico
  • Infezioni urinarie e alimentazione
  • Insufficienza respiratoria e nutrizione
  • Link utili
  • Malattie da malassorbimento
  • Malattie Mitocondriali e Alimentazione
  • Morbo di Alzheimer e Alimentazione
  • Morbo di Crohn e Alimentazione
  • Morbo di Parkinson e Alimentazione
  • Nutrienti del cibo
  • Nutrizione Artificiale
  • Obesità
  • Per i più piccoli
  • Piramide Alimentare
  • Proprietà terapeutiche dei cibi
  • Ricette dietetiche
  • Ritenzione idrica e alimentazione
  • Sclerosi Multipla e alimentazione
  • SLA e Alimentazione
  • Spina Bifida e alimentazione
  • Sport e alimentazione
  • Tabelle alimentari
  • Tossinfezioni alimentari
  • Video

Sovrappeso e Obesità

13/11/2010

0 Comments

 
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l’obesità un’epidemia planetaria dilagante anche nelle
nazioni emergenti (che si affacciano per la prima volta al benessere : paesi dell’est, nord Africa) ; le
statistiche più aggiornate affermano che in Europa l’Italia, alla pari dell’Inghilterra, è seconda solo alla
Germania per numero di persone grasse. Attualmente, per la prima volta nella storia dell’umanità, il numero
dei grassi coincide con quello di chi muore di fame e di stenti. Gli Italiani mangiano meno di 10 anni fa ma
continuano ad ingrassare. Infatti, è sovrappeso: il 47% degli uomini, soprattutto a livello addominale, Il 32% delle donne, comprese le più giovani, Il 12% degli alunni frequentanti la scuola media e il 16% dei giovani delle superiori . 
Inoltre: solo il 24% degli uomini cerca di ridurre il proprio peso in eccesso, perché il 50% lo ritiene
normale, solo l’11% segue una dieta; il 6% cerca di perdere peso facendo attività sportiva, solo il 4% del totale associa lo sport alla dieta.
L’origine dell’obesità e del sovrappeso non è unica, ma multifattoriale. Esiste l’obesità genetica: la tendenza ad
ingrassare ( e ad assumere una certa forma corporea), si eredita dall’albero genealogico, non
obbligatoriamente dai genitori. E’ comunque certo che se uno dei genitori è obeso la probabilità che un figlio lo
diventi è del 30 % , se sono obesi entrambi il rischio supera il 70%. Si ereditano le abitudini alimentari dei
genitori e del clan di appartenenza. Rilevante è l’obesità dovuta all’ alimentazione iperlipidica, (cioè ricca di
grassi) : tutti gli alimenti manipolati industrialmente sono ricchi di lipidi, dallo sconfinato potere calorico
e quindi ingrassante. Nel dopoguerra, sotto forma di grassi alimentari, gli italiani assumevano meno
del 15 % della quota calorica, oggi mediamente ne introducono il 40 %. Non è da sottovalutare l’obesità
dovuta alla modifica dello stile di vita : la struttura familiare è cambiata molto nel corso degli ultimi
decenni. Frequentemente entrambi i genitori lavorano e spesso mangiano in mensa, in paninoteca o al
self service, affidando ad altri la gestione del loro pasto. Quasi nessun componente della famiglia media
passa ore ai fornelli ; i figli pranzano a scuola o dai nonni, durante i pomeriggi, lasciati soli a casa,
mangiucchiano in continuazione a loro piacimento, davanti alla televisione o al computer. Più frequente è l’obesità
dovuta ad un’ alimentazione ipercalorica : tutti mangiano troppo, più volte al giorno (è un classico lo spuntino
serale davanti alla tv). E’ tramontata la figura della madre che prepara piatti equilibrati (mediterranei) : oggi
cucina sempre meno e sempre più spesso risolve il pasto serale con cibo pronto, veloce : formaggio e salumi
sono la regola della cena. Questo modo di nutrirci è qualitativamente squilibrato : poche vitamine, minerali
e fibra alimentare, tradotto in termini semplici significa poca frutta, poca verdura cruda e cotta, pochi legumi e
alimenti integrali. L’obesità è dovuta anche all’attività fisica ridotta:  L’italiano è diventato sedentario, il tempo libero è raramente dedicato al movimento. La maggior parte preferisce nascondersi dietro la cronica mancanza di tempo dovuta al lavoro, alla famiglia, allo studio. Più che all’assunzione smodata di cibo il sovrappeso e l’obesità sono legati allo scarso consumo calorico nello svolgere le normali occupazioni quotidiane, le nuove ricerche spostano l’attenzione dal metabolismo all’anatomia e al funzionamento del tessuto muscolare.
Paradossalmente più l’individuo è grasso, maggiore è la sua incapacità di bruciare molte calorie nello svolgere
attività motoria, l’errore risiede in un difetto di consumo calorico nel salire le scale, usare la bicicletta, spostare i
pesi.
Dov’ è l’errore  metabolico?  Esistono due tipi di fibre muscolari : le fibre di tipo 2 che utilizzano come
propellente gli zuccheri e le fibre di tipo 1 che invece utilizzano soprattutto grassi di deposito. Le persone
obese possiedono una ricchezza di fibre che bruciano zuccheri : è questa la ragione dello scarso consumo
calorico, come dire : più un soggetto è grasso, tanto più l’organismo si oppone al dimagramento.
Da ciò deriva la necessità di associare un adeguato programma di attività fisica al regime alimentare in un progetto
di calo ponderale per gli obesi che devono muoversi di più, allenarsi per consumare maggiore energia : così
facendo si trasformano le fibre di tipo 2 in fibre di tipo 1, perdendo così il peso in eccesso.

0 Comments



Leave a Reply.

    Picture

    Argomenti trattati
    Glomerulonefrite e Alimentazione
    Prurito diffuso
    Allergia al Nichel quali alimenti evitare
    Arriva l'estate, quale alimentazione?
    Dieta e calcoli renali
    Caffè in gravidanza
    Alimenti ricchi in ferro
    I sostituti della carne per dare proteine ai bambini
    Colite e morbo di Crohn
    Il chitosano
    Sovrappeso e Obesità
    Sindrome di Dumping
    Quante proteine occorrono al nostro organismo
    Malattie alimentari
    L'Orzo e i suoi benefici
    Epatite C ed alimentazione
    Il Morbo di Alzheimer
    Il fluoro il fosforo ed il magnesio
    Il ferro
    Il favismo
    I disturbi del comportamento alimentare
    I benefici del te verde e del te rosso
    Disbiosi intestinale
    Dieta per la magrezza
    Dieta per la diverticolosi
    Dieta per chi soffre di ulcera
    Alimentazione e gastrite
    Dieta per chi soffre di fegato
    Dieta per la menopausa
    Dieta contro la cistite
    Diabete mellito
    Diabete gestazionale
    Colonpatie croniche
    Cellulite ed alimentazione
    Morbo celiaco
    Calcoli della colecisti
    Caduta dei capelli
    Antropometria
    Allergie alimentari
    Allattamento e divezzamento
    Alimenti ed emicrania
    Alimenti ed allergie
    Alimentazione prima e dopo il concepimento
    Alimentazione nell'epatite
    Alimentazione e gravidanza
    Acetone nei bambini
    Alimentazione e fegato
    Alimentazione ed ipertensione
    Alcol in gravidanza
    Acqua
    Acidi grassi polinsaturi



    Autore

    Dott. Ignazio Madonia
    Dietista

    Archivi

    Gennaio 2014
    Marzo 2013
    Novembre 2011
    Maggio 2011
    Novembre 2010

    Categorie

    Tutto
    Prurito Diffuso

    Feed RSS

Powered by Create your own unique website with customizable templates.