Il diabete mellito in gravidanza si presenta in due forme diverse: il diabete comparso prima della gravidanza ed il diabete che compare in corso di gravidanza.
Diabete comparso prima della gravidanza
Fino agli anni 60’ la gravidanza in una donna diabetica era gravata da numerosi problemi che riguardavano sia il feto che la mamma. Dagli anni ’70 le cose sono cambiate radicalmente grazie alla ottimizzazione della terapia dietetica ed insulinica.
La creatura in gestazione dipende per il suo sviluppo dalle sostanze nutritive che provengono dal sangue della madre; la placenta rappresenta un filtro che consente il passaggio del nutrimento dal sangue materno a quello fetale, mentre non passano altre sostanze come l’insulina. La presenza di glicemie materne elevate rappresenta per il figlio un’ipernutrizione forzata che si traduce in una produzione eccessiva di insulina fetale e in un eccessivo accrescimento del feto: la macrosomia fetale. Un neonato macrosomico pesa più di 4 Kg può raggiungere anche i 6-7 Kg e sembra più maturo di un neonato normale. L’iperglicemia, quando presente nelle prime settimane di vita dell’embrione, può causare un maggior numero di aborti spontanei e di malformazioni congenite se il diabete materno è trascurato. E’ necessario quindi ottenere un controllo metabolico perfetto sin dai primi giorni del concepimento utilizzando una dieta adeguata ed uno schema di terapia insulinica appropriata. E’ da evitare l’uso di antidiabetici orali, in quanto possono causare malformazioni sul prodotto del concepimento.
La gravidanza nella donna affetta da diabete deve essere programmata; le diabetiche in età fertile devono usare metodi contraccettivi sicuri tenendo presente che le pillole contraccettive disponibili attualmente possono essere utilizzate con discreta sicurezza.
Diabete comparso in corso di gravidanza
Difficilmente una donna non diabetica incinta si preoccupa dell’eventuale comparsa del diabete. Eppure sappiamo che la gravidanza può rappresentare una delle circostanze che possono far comparire il diabete in una donna predisposta.
Può trattarsi di diabete che si presenta nel corso della gravidanza oppure di quella forma comunemente chiamata diabete gestazionale che compare generalmente tra la 26° e 28° settimana di gestazione, presente nel 3% delle gravidanze. In questo caso il rischio di malformazioni fetali non è aumentato; può essere presente però macrosomia fetale che espone al rischio di un trauma al neonato al momento del parto.
Come individuare il diabete gestazionale?
Il test migliore nella maggior parte dei centri è il carico orale di glucosio; per ragioni pratiche ed economiche è stato proposto un test che consiste nel misurare la glicemia 1 ora e 2 ore dopo l’assunzione di 75 grammi di glucosio anidro sciolti in 300 ml di acqua.
I valori soglia di concentrazione di glucosio devono essere a 1 hr 180 e a 2 hr 153.
Terapia del diabete gestazionale
E’ sempre consigliata una dieta di circa 1500-2000 calorie e l’autocontrollo glicemico a domicilio. La terapia con insulina è necessaria se nonostante la dieta la glicemia a digiuno supera i 100 mg/dl o se la glicemia dopo circa un ora e mezza dai pasti supera i 140 mg/dl.
Anche in questo caso è proibito l’uso di antidiabetici orali.
Fattori di rischio del diabete gestazionale
· Età maggiore di 35 anni
· Obesità
· Familiarità per diabete
· Precedente diabete gestazionale
· Precedenti problemi ostetrici: macrosomia fetale
· Ipertensione arteriosa
Diabete comparso prima della gravidanza
Fino agli anni 60’ la gravidanza in una donna diabetica era gravata da numerosi problemi che riguardavano sia il feto che la mamma. Dagli anni ’70 le cose sono cambiate radicalmente grazie alla ottimizzazione della terapia dietetica ed insulinica.
La creatura in gestazione dipende per il suo sviluppo dalle sostanze nutritive che provengono dal sangue della madre; la placenta rappresenta un filtro che consente il passaggio del nutrimento dal sangue materno a quello fetale, mentre non passano altre sostanze come l’insulina. La presenza di glicemie materne elevate rappresenta per il figlio un’ipernutrizione forzata che si traduce in una produzione eccessiva di insulina fetale e in un eccessivo accrescimento del feto: la macrosomia fetale. Un neonato macrosomico pesa più di 4 Kg può raggiungere anche i 6-7 Kg e sembra più maturo di un neonato normale. L’iperglicemia, quando presente nelle prime settimane di vita dell’embrione, può causare un maggior numero di aborti spontanei e di malformazioni congenite se il diabete materno è trascurato. E’ necessario quindi ottenere un controllo metabolico perfetto sin dai primi giorni del concepimento utilizzando una dieta adeguata ed uno schema di terapia insulinica appropriata. E’ da evitare l’uso di antidiabetici orali, in quanto possono causare malformazioni sul prodotto del concepimento.
La gravidanza nella donna affetta da diabete deve essere programmata; le diabetiche in età fertile devono usare metodi contraccettivi sicuri tenendo presente che le pillole contraccettive disponibili attualmente possono essere utilizzate con discreta sicurezza.
Diabete comparso in corso di gravidanza
Difficilmente una donna non diabetica incinta si preoccupa dell’eventuale comparsa del diabete. Eppure sappiamo che la gravidanza può rappresentare una delle circostanze che possono far comparire il diabete in una donna predisposta.
Può trattarsi di diabete che si presenta nel corso della gravidanza oppure di quella forma comunemente chiamata diabete gestazionale che compare generalmente tra la 26° e 28° settimana di gestazione, presente nel 3% delle gravidanze. In questo caso il rischio di malformazioni fetali non è aumentato; può essere presente però macrosomia fetale che espone al rischio di un trauma al neonato al momento del parto.
Come individuare il diabete gestazionale?
Il test migliore nella maggior parte dei centri è il carico orale di glucosio; per ragioni pratiche ed economiche è stato proposto un test che consiste nel misurare la glicemia 1 ora e 2 ore dopo l’assunzione di 75 grammi di glucosio anidro sciolti in 300 ml di acqua.
I valori soglia di concentrazione di glucosio devono essere a 1 hr 180 e a 2 hr 153.
Terapia del diabete gestazionale
E’ sempre consigliata una dieta di circa 1500-2000 calorie e l’autocontrollo glicemico a domicilio. La terapia con insulina è necessaria se nonostante la dieta la glicemia a digiuno supera i 100 mg/dl o se la glicemia dopo circa un ora e mezza dai pasti supera i 140 mg/dl.
Anche in questo caso è proibito l’uso di antidiabetici orali.
Fattori di rischio del diabete gestazionale
· Età maggiore di 35 anni
· Obesità
· Familiarità per diabete
· Precedente diabete gestazionale
· Precedenti problemi ostetrici: macrosomia fetale
· Ipertensione arteriosa