Cos'è la cistite
La cistite è l'infiammazione della vescica, e si manifesta con una sensazione di bruciore quando si fa la pipì, un aumento della frequenza e dell'urgenza di andare a urinare. Causa di questo fastidio, che può durare anche per anni, sia pure a intervalli, sono i batteri Escherichia coli, che normalmente colonizzano l'intestino, e che possono migrare nelle vie urinarie attaccandosi alle pareti della vescica e moltiplicandosi rapidamente.
Chi ne viene colpito
Dopo il raffreddore, la cistite è il disturbo più comune che colpisce le donne. Il 20-30 per cento delle italiane ne è colpito almeno una volta l'anno.
La cistite colpisce le donne dall'inizio della loro attività sessuale, aumenta durante la gravidanza e continua ad aumentare dopo la menopausa.
Come si cura
Per curare la cistite bisogna ricorrere agli antibiotici, ma una alimentazione adatta può essere di grande aiuto poiché molti cibi combattono la diffusione di questi batteri nella vescica, riducendo così il rischio di ricadute.
I benefici del mirtillo
Da tempo il rimedio alimentare più diffuso nella medicina popolare è il succo di mirtillo. Oltre che sotto forma di succo, il mirtillo può essere consumato come frutta, con un po' di succo di limone e mezzo cucchiaino di zucchero, o a prima colazione, mescolato con lo yogurt.
Le virtù del mirtillo hanno trovato oggi una spiegazione scientifica: i mirtilli hanno dei composti unici, derivati dal tannino, che impediscono ai batteri di colonizzare le cellule che rivestono l'uretra e la vescica.
Per mantenere una difesa efficace contro i batteri è sufficiente anche mezzo bicchiere al giorno di succo di mirtillo (da diluire con acqua), per sette settimane. Il mirtillo è una bacca dotata di molte altre virtù. Particolarmente povero di calorie (25 per 100 grammi), è ricco di fibra (3.1 grammi per etto), di potassio (160 milligrammi) di vitamina C (15 milligrammi) e vitamina A (13 microgrammi), calcio e fosforo. Un vero cocktail di vitamine e sali minerali utilissimi.
Bere molta acqua
Per combattere efficacemente la cistite bisogna anche bere molti liquidi, iniziando con due bicchieri di acqua non gassata appena sveglie e continuando poi per tutta la giornata fino a raggiungere i due litri d'acqua nelle 24 ore. I liquidi servono a diluire i batteri nell'urina, favorendo la loro eliminazione con le urine.
Quali cibi evitare
Esistono anche alcuni cibi che è meglio evitare, poiché possono rendere l'urina troppo acida. In un ambiente acido, infatti, i batteri Escherichia coli possono proliferare più velocemente. I cibi che rendono acida l'urina sono cipolle, formaggi stagionati, cioccolato, fave, pomodori e soia, compresi gli alimenti ottenuti con questo legume, come il formaggio tofu.
Quali cibi consumare di più
Un aiuto contro la cistite arriva anche dallo yogurt, perché sovente questa infiammazione si accompagna ad aumento della candida, il lievito che colonizza la vagina e che in presenza di cistite può proliferare più del normale aggravando la situazione. Lo yogurt invece permette di tenere bassi i livelli della candida.
La cistite è l'infiammazione della vescica, e si manifesta con una sensazione di bruciore quando si fa la pipì, un aumento della frequenza e dell'urgenza di andare a urinare. Causa di questo fastidio, che può durare anche per anni, sia pure a intervalli, sono i batteri Escherichia coli, che normalmente colonizzano l'intestino, e che possono migrare nelle vie urinarie attaccandosi alle pareti della vescica e moltiplicandosi rapidamente.
Chi ne viene colpito
Dopo il raffreddore, la cistite è il disturbo più comune che colpisce le donne. Il 20-30 per cento delle italiane ne è colpito almeno una volta l'anno.
La cistite colpisce le donne dall'inizio della loro attività sessuale, aumenta durante la gravidanza e continua ad aumentare dopo la menopausa.
Come si cura
Per curare la cistite bisogna ricorrere agli antibiotici, ma una alimentazione adatta può essere di grande aiuto poiché molti cibi combattono la diffusione di questi batteri nella vescica, riducendo così il rischio di ricadute.
I benefici del mirtillo
Da tempo il rimedio alimentare più diffuso nella medicina popolare è il succo di mirtillo. Oltre che sotto forma di succo, il mirtillo può essere consumato come frutta, con un po' di succo di limone e mezzo cucchiaino di zucchero, o a prima colazione, mescolato con lo yogurt.
Le virtù del mirtillo hanno trovato oggi una spiegazione scientifica: i mirtilli hanno dei composti unici, derivati dal tannino, che impediscono ai batteri di colonizzare le cellule che rivestono l'uretra e la vescica.
Per mantenere una difesa efficace contro i batteri è sufficiente anche mezzo bicchiere al giorno di succo di mirtillo (da diluire con acqua), per sette settimane. Il mirtillo è una bacca dotata di molte altre virtù. Particolarmente povero di calorie (25 per 100 grammi), è ricco di fibra (3.1 grammi per etto), di potassio (160 milligrammi) di vitamina C (15 milligrammi) e vitamina A (13 microgrammi), calcio e fosforo. Un vero cocktail di vitamine e sali minerali utilissimi.
Bere molta acqua
Per combattere efficacemente la cistite bisogna anche bere molti liquidi, iniziando con due bicchieri di acqua non gassata appena sveglie e continuando poi per tutta la giornata fino a raggiungere i due litri d'acqua nelle 24 ore. I liquidi servono a diluire i batteri nell'urina, favorendo la loro eliminazione con le urine.
Quali cibi evitare
Esistono anche alcuni cibi che è meglio evitare, poiché possono rendere l'urina troppo acida. In un ambiente acido, infatti, i batteri Escherichia coli possono proliferare più velocemente. I cibi che rendono acida l'urina sono cipolle, formaggi stagionati, cioccolato, fave, pomodori e soia, compresi gli alimenti ottenuti con questo legume, come il formaggio tofu.
Quali cibi consumare di più
Un aiuto contro la cistite arriva anche dallo yogurt, perché sovente questa infiammazione si accompagna ad aumento della candida, il lievito che colonizza la vagina e che in presenza di cistite può proliferare più del normale aggravando la situazione. Lo yogurt invece permette di tenere bassi i livelli della candida.