I due tipi di ulcera
L'ulcera può colpire due organi: lo stomaco (ulcera gastrica) o il duodeno (ulcera duodenale). I sintomi più frequenti sono l'acidità, il bruciore, il dolore. Generalmente nell'ulcera gastrica il dolore insorge subito dopo il pasto, mentre in quella duodenale 3-4 ore dopo il pasto, quando cioè lo stomaco è vuoto, tanto da essere chiamato proprio "dolore da fame".Una dieta appropriata è di grande importanza nella cura di questa malattia, soprattutto se accompagnata da una terapia a base di farmaci, che oggi sulla base di nuove acquisizioni scientifiche risultano molto efficaci.
Il latte non è più un toccasana
Recentemente la scienza ha decretato la falsità di alcune credenze popolari secondo cui, per esempio, il latte è un valido antiulcera e le spezie, invece, la aggravano. E' vero tutto il contrario.
Il latte, pur avendo un effetto di sollievo immediato del dolore dell'ulcera, la aggrava poiché stimola la produzione di un ormone, la gastrina, che scatena la produzione di acido nello stomaco.
Al contrario, le spezie come il peperoncino, ritenute un tempo molto pericolose per l'ulcera, si sono rivelate un aiuto per combatterla, grazie al contenuto in capsaicina, una sostanza che migliora la circolazione sanguigna nello stomaco. Naturalmente chi non tollera questo tipo di spezie farebbe bene a rinunciarvi e adottare altri rimedi antiulcera.
I cibi che fanno bene
Le ultime ricerche scientifiche hanno poi evidenziato che la natura ci mette a disposizione due armi potenti per alleviare l'ulcera: la banana e il cavolo. La banana stimola la produzione di cellule che ispessiscono la parete dello stomaco, cicatrizzando le ferite dell'ulcera. I cavoli, invece, contengono un'altra sostanza, il gefarnato, usato da tempo come base di farmaci antiulcera. Questo composto ha il potere di rinforzare la mucosa dello stomaco proteggendola dagli attacchi degli acidi; sembra inoltre che il cavolo abbia proprietà antibiotiche, specie nei confronti dell' Helicobacter pylori, il batterio ormai ritenuto la causa principale delle ulcere. Una curiosa ricerca compiuta negli Stati Uniti sui detenuti del penitenziario di San Quintino ha dimostrato che l'ulcera gastrica si era cicatrizzata nel 93% dei casi fra quanti sono stati invitati a consumare cavoli quotidianamente. Infine, anche l'umile aglio sembra avere potere curativo per questa malattia. Non guarisce l'ulcera ma riduce l'effetto delle sostanze irritanti.
Gli alimenti sconsigliati
Alcolici (specie la birra) soprattutto a digiuno, bevande gassate, specie se a base di cola, brodi di carne, salumi, fritture, frutta acida come le arance e i limoni, pesci fritti o sott'olio, pane caldo. Particolare attenzione va poi fatta a quegli alimenti contenenti particelle che possono fissarsi su una lesione ulcerosa, come la crusca o i semini di frutta come kiwi, more, fichi, lamponi.
La liquirizia aiuta
La liquirizia tradizionale si è rivelata recentemente una potente arma antiulcera. Ricercatori svedesi e americani hanno infatti osservato che la radice di liquirizia ha la proprietà di ridurre l'acidità dello stomaco, di favorire la formazione di mucosa gastrica e l'attività di autoriparazione di quest'organo. Chi soffre di pressione alta e le donne in gravidanza devono tuttavia fare attenzione a non abusare di questo alimento: è scientificamente dimostrato, infatti, che la liquirizia alza la pressione e favorisce la ritenzione di liquidi nell'organismo.
L'ulcera può colpire due organi: lo stomaco (ulcera gastrica) o il duodeno (ulcera duodenale). I sintomi più frequenti sono l'acidità, il bruciore, il dolore. Generalmente nell'ulcera gastrica il dolore insorge subito dopo il pasto, mentre in quella duodenale 3-4 ore dopo il pasto, quando cioè lo stomaco è vuoto, tanto da essere chiamato proprio "dolore da fame".Una dieta appropriata è di grande importanza nella cura di questa malattia, soprattutto se accompagnata da una terapia a base di farmaci, che oggi sulla base di nuove acquisizioni scientifiche risultano molto efficaci.
Il latte non è più un toccasana
Recentemente la scienza ha decretato la falsità di alcune credenze popolari secondo cui, per esempio, il latte è un valido antiulcera e le spezie, invece, la aggravano. E' vero tutto il contrario.
Il latte, pur avendo un effetto di sollievo immediato del dolore dell'ulcera, la aggrava poiché stimola la produzione di un ormone, la gastrina, che scatena la produzione di acido nello stomaco.
Al contrario, le spezie come il peperoncino, ritenute un tempo molto pericolose per l'ulcera, si sono rivelate un aiuto per combatterla, grazie al contenuto in capsaicina, una sostanza che migliora la circolazione sanguigna nello stomaco. Naturalmente chi non tollera questo tipo di spezie farebbe bene a rinunciarvi e adottare altri rimedi antiulcera.
I cibi che fanno bene
Le ultime ricerche scientifiche hanno poi evidenziato che la natura ci mette a disposizione due armi potenti per alleviare l'ulcera: la banana e il cavolo. La banana stimola la produzione di cellule che ispessiscono la parete dello stomaco, cicatrizzando le ferite dell'ulcera. I cavoli, invece, contengono un'altra sostanza, il gefarnato, usato da tempo come base di farmaci antiulcera. Questo composto ha il potere di rinforzare la mucosa dello stomaco proteggendola dagli attacchi degli acidi; sembra inoltre che il cavolo abbia proprietà antibiotiche, specie nei confronti dell' Helicobacter pylori, il batterio ormai ritenuto la causa principale delle ulcere. Una curiosa ricerca compiuta negli Stati Uniti sui detenuti del penitenziario di San Quintino ha dimostrato che l'ulcera gastrica si era cicatrizzata nel 93% dei casi fra quanti sono stati invitati a consumare cavoli quotidianamente. Infine, anche l'umile aglio sembra avere potere curativo per questa malattia. Non guarisce l'ulcera ma riduce l'effetto delle sostanze irritanti.
Gli alimenti sconsigliati
Alcolici (specie la birra) soprattutto a digiuno, bevande gassate, specie se a base di cola, brodi di carne, salumi, fritture, frutta acida come le arance e i limoni, pesci fritti o sott'olio, pane caldo. Particolare attenzione va poi fatta a quegli alimenti contenenti particelle che possono fissarsi su una lesione ulcerosa, come la crusca o i semini di frutta come kiwi, more, fichi, lamponi.
La liquirizia aiuta
La liquirizia tradizionale si è rivelata recentemente una potente arma antiulcera. Ricercatori svedesi e americani hanno infatti osservato che la radice di liquirizia ha la proprietà di ridurre l'acidità dello stomaco, di favorire la formazione di mucosa gastrica e l'attività di autoriparazione di quest'organo. Chi soffre di pressione alta e le donne in gravidanza devono tuttavia fare attenzione a non abusare di questo alimento: è scientificamente dimostrato, infatti, che la liquirizia alza la pressione e favorisce la ritenzione di liquidi nell'organismo.